Pietro Pipi, Titolare della Sede Regionale di AICS Kiev, ha spiegato che il contributo imminente di 500.000 euro destinato all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), parte integrante dell’ “Ukraine Country Programme“, mira a sostenere specificamente il rafforzamento della rule of law e delle iniziative contro la corruzione nel Paese.
“Questa iniziativa si inserisce negli sforzi del Governo italiano nel perseguire gli obiettivi stabiliti nel Memorandum d’Intesa per promuovere riforme fondamentali e accompagnare l’Ucraina in un percorso di adesione prospettica all’Unione Europea. Con questo finanziamento, la Cooperazione Italiana conferma il suo impegno concreto e tangibile nel sostenere il Paese nella sua transizione verso una governance della cosa pubblica più trasparente, efficiente e rispettosa della legalità“, ha concluso Pipi.
Durante la conferenza, Kessler ha illustrato le pratiche europee nella lotta contro la corruzione, condividendo riflessioni sulla storia del fenomeno in Ucraina e sottolineando la forte attività di contrasto esercitata oggi da associazioni indipendenti, società civile e giornalisti.
“La solidarietà internazionale in tempi di conflitto è vitale – ha spiegato – in particolare ora che grandi flussi di finanziamenti stanno arrivando e devono essere utilizzati con la massima trasparenza. In tal senso, l’Italia può svolgere un ruolo chiave attraverso la sua partecipazione nelle istituzioni internazionali”.
Non da ultimo, si è dedicata attenzione agli aspetti legati all’impatto della corruzione sulle questioni di genere e alla necessità di vigilare attentamente sui potenziali fenomeni di sextorsion. La prevenzione di tali pratiche abusive, specialmente in contesti fragili, richiede un impegno congiunto e una costante vigilanza, soprattutto all’interno delle organizzazioni e delle reti internazionali.